Amico clarinetto
Tommaso Lonquich clarinetto
Umberto Clerici violoncello
Claudio Martinez Menher pianoforte
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W.A. Mozart
Trio “Kegelstatt” KV 498
L. van Beethoven
Trio “Gassenhauer” op. 11
J. Brahms
Trio op. 114
Un aneddoto riporta che Mozart avrebbe composto questo trio nel corso di una partita a birilli, da cui nasce appunto il suo soprannome di “Trio dei birilli” (Kegelstatt-Trio). Indipendentemente da ciò, la composizione è sicuramente influenzata dal legame di amicizia che univa il maestro salisburghese a Anton Stadler, virtuoso del clarinetto. Da notare inoltre come la prima esecuzione del pezzo avvenisse in ambiente domestico, in quella tradizione di Hausmusik così presente nella cultura mitteleuropea, con lo stesso Mozart come esecutore alla viola (la trascrizione presentata in
questo concerto prevede invece l’uso del violoncello). Prima esecuzione con Brahms al pianoforte anche per il Trio op. 114: e anche qui, l’omaggio all’amicizia con il clarinettista Richard Mühlfeld, figura molto presente nell’ultima parte della vita del compositore.
Ci guidano alla scoperta di questi capolavori tre interpreti d’eccezione: Tommaso Lonquich, clarinetto solista nell’Ensemble MidtVest e membro della prestigiosa Chamber Music Society of Lincoln Center a New York, Umberto Clerici, primo violoncello alla Sydney Symphony Orchestra e Claudio Martinez Menher, professore alla Musikakademie di Basilea ed alla Hochschule für Musik di Colonia.